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“E' l'algoritmo, bellezza”: il nuovo libro del giornalista Daniele Magrini

Dagli algoritmi alla disintermediazione giornalistica fino ai social media

Algoritmi e informazione, disintermediazione giornalistica e social media: sono questi i temi affrontati nel libro “E' l'algoritmo, bellezza – Disintermediazione giornalistica, social media, egocrazia” scritto dal giornalista Daniele Magrini ed edito da Effigi.
 
Uscito a marzo 2020, poco prima del lockdown, il libro ha già riscosso interesse da parte dei media e non solo.
 
Il volume analizza, in chiave divulgativa e con uno stile che unisce ricerca e inchiesta giornalistica, tre fenomeni tra loro connessi: gli effetti della disintermediazione giornalistica, l’automazione algoritmica e la degenerazione del dibattito politico a causa dei social media. Temi sui quali l’autore, nelle scorse settimane, ha dialogato nel corso di lezioni online con docenti di varie Università, come Mauro Barberis (Udine), Michele Mezza (Napoli), Maurizio Boldrini (Siena) e il professor Carlo Sorrentino (Università di Firenze).
 
Tema centrale sono gli effetti delle nuove tecnologie su media e formazione dell'opinione pubblica, in particolare in relazione alle automazioni algoritmiche. “La mossa di Google – scrive Daniele Magrini - che nel settembre 2019 modifica l'algoritmo delle news per premiare la fonte emittente, dimostra che gli algoritmi non nascono sotto un cavolo e non sono così neutrali. Che qualcuno li programma in base a esigenze di una committenza. E li può modificare”.
 
Da qui, la necessità dell'avvento di una vera e propria era dell’etica degli algoritmi: “Intorno altrattamento algoritmico dei nostri dati personali – prosegue Magrini - le grandi web companies hanno tessuto la trama dei loro affari multimiliardari, che fa dell’era digitale una nuova fonte di diseguaglianze. Ma anche di redistribuzione di poteri a vantaggio di Google, Apple, Facebook e degli altri “draghi del web”.
 
Mentre Facebook ha conquistato la leadership della dieta mediatica, sui social media imperano “odiatori” e tifosi, fake news e post-verità, che rischiano di stravolgere i presupposti dei principi democratici. E tutto questo “in un momento storico – prosegue Magrini - in cui la disintermediazione giornalistica appare funzionale a strategie di potere che puntano a ottenere il consenso elettorale, non tanto in virtù di scelte politiche ma attraverso la mera propaganda, diffusa a piene mani da leader narcisi nella terra promessa dei social”.
 
Nel volume sono riportate anche alcune iniziative dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana in merito alla qualità delle notizie e ad un ruolo protagonista dei giornalisti nel combattere fake news e post-verità. Presente anche la Carta di Firenze, per sottolineare la necessità di combattere la precarietà della professione.
 
Il libro di Daniele Magrini è stato anche fonte di ispirazione per una trasmissione televisiva, in onda ogni lunedì alle 23,45 su Toscana Tv.
 
Il libro “E' l'algoritmo, bellezza” é reperibile nelle librerie e sul sito  della casa editrice.

Notizia pubblicata il 27/05/20
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