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Formazione Giornalisti: visite guidate gratuite al giardino di Villa di Castello a Firenze.

Le visite si terranno in occasione dei corsi del 4 e 18 maggio all'Accademia della Crusca su prenotazione

In occasione dei corsi di aggiornamento per la formazione professionale dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana in programma all’Accademia della Crusca il 4 e il 18 maggio 2018, il Polo museale della Toscana e la direzione del Giardino della Villa di Castello hanno il piacere di offrire ai giornalisti visite guidate gratuite al giardino della Villa di Castello.
 
Le visite si svolgeranno al termine degli incontri e saranno possibili esclusivamente su prenotazione. Per prenotarsi è necessario inviare una email all'indirizzo pm-tos.giardinocastello@beniculturali.it 
entro e non oltre il 2 (per il corso del 4) e il 16 (per il corso del 18) maggio.
 
Le visite saranno confermate con un minimo di 5 prenotazioni e il punto di ritrovo sarà l'ingresso principale del Giardino di Castello.
 
La Villa di Castello, patrimonio UNESCO dal  2013, è una delle più antiche residenze suburbane della famiglia Medici, che la possedettero fin dal 1477. Prediletta da Cosimo I, fu oggetto di particolari cure e il suo giardino, è il prototipo del giardino all’italiana cinquecentesco. 
 
Progettato un anno dopo l'ascesa al potere del giovane duca nel 1538 da Niccolò Pericoli detto il Tribolo, insieme alla collaborazione di Pierino da Vinci e altri artisti, il Giardino della Villa celebra il potere del principe attraverso la simbologia delle sue statue, delle fontane e delle grotte. L’articolato progetto decorativo è arricchito con straordinarie sculture rinascimentali: la fontana di Ercole e Anteo realizzata dal Tribolo e Pierino da Vinci e coronata dal gruppo bronzeo di Bartolomeo Ammannati, che si può ammirare in originale in una sala della vicina Villa della Petraia, la straordinaria Grotta degli Animali o del Diluvio, fra le più celebri in Europa, sempre del Tribolo e, nel parco all’inglese,  la grande vasca-cisterna realizzata da Vasari e decorata con la scultura bronzea dell’Appennino di Bartolomeo Ammannati.  
 
Insieme alle sue testimonianze storiche il Giardino conserva la più preziosa collezione di agrumi d’Europa, costituita da circa cinquecento piante di importanza storico-botanica unica al mondo discendenti dalle antiche varietà medicee con esemplari di oltre trecento anni di vita. Le piante sono rigorosamente curate secondo le antiche tecniche di coltivazione, esposte all’aperto da aprile a ottobre e ricoverate nel periodo invernale nelle due storiche limonaie. Anche il giardino delle erbe officinali è un vero gioiello con la Stufa dei mugherini, che accoglie il raro gelsomino doppio indiano di Goa detto “mugherino”, che dà il nome alla serra del cosiddetto “ortaccio” o Giardino segreto. 
 
Da febbraio ad aprile si possono ammirare nel pieno splendore i prati fioriti con oltre cento specie e varietà di erbe e fiori spontanei che lo caratterizzarono nel primo periodo mediceo, recuperate e reintrodotte dopo l’identificazione attraverso un attento esame della Primavera di Botticelli e della Lunetta di Giusto Utens, conservata nella vicina villa La Petraia. 


Ricordiamo che le iscrizioni ai corsi del 4 e 8 maggio all'Accademia della Crusca sono possibili tramite SiGeF.

Notizia pubblicata il 19/04/18
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