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INPGI: confusione e incertezza dalle modifiche all'emendamento

A rischio le tutele dei giornalisti e del settore editoriale

Con un intervento dell'ultimo minuto è stato nuovamente modificato, su richiesta del MEF,
l'emendamento a favore dell'lnpgi creando incertezza e confusione.
 
Come riportato nel comunicato stampa diffuso da Inpgi, infatti, se da una parte si dice che l'Istituto ha 12 mesi di tempo per approntare interventi che siano efficaci per la stabilità di medio-lungo periodo, dall'altra si sospende il possibile ricorso al commissariamento solo fino al 31 ottobre 2019.

Come se fosse possibile per il Cda dell'Istituto, che non si è mai sottratto alle proprie responsabilità e continuerà a farlo, fare un lavoro serio in poco più di tre mesi.
 
E ancora, da una parte si riconosce la validità della strada di ampliamento della platea degli
iscritti, ma dall'altra si stanziano le risorse per attuarla solo a partire dal 2023.

Non vorremmo che dietro queste evidenti contraddizioni ci sia un unico obiettivo: colpire i giornalisti e l'intero settore editoriale attraverso la figura di un commissario che tagli tutele e welfare di un'intera categoria e finisca per deprimere ancora di più il sistema dell'editoria al quale l'lnpgi ha garantito finora un sostegno decisivo.

Notizia pubblicata il 21/06/19
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