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PEC: partito il primo blocco di diffide ai giornalisti ancora sprovvisti

Chi non adempirà entro 30 giorni verrà sospeso dall'Albo e non potrà esercitare la professione

La segreteria di Odg Toscana ha fatto partire le prime diffide indirizzate ai giornalisti toscani ancora privi di PEC, posta elettronica certificata.
 
Chi riceverà la diffida avrà 30 giorni di tempo per mettersi in regola, in caso contrario scatterà la sospensione. Odg Toscana darà comunicazione della sospensione a INPGI e all'azienda editoriale del giornalista che non potrà quindi più esercitare la professione, fino a quando non si metterà in regola.
 
Su 5013 iscritti in Toscana, ad oggi sono solo 382 quelli non ancora in regola.
 
La sospensione ha effetti rilevanti, per questo invito tutti i giornalisti a mettersi in regola prima possibile – spiega Carlo Bartoli, presidente di Odg Toscana – In questi mesi, grazie agli appelli e all'impegno del Consiglio siamo riusciti a far attivare la PEC a 4631 iscritti e questo è sicuramente un gran risultato”.
 
La PEC è un obbligo di legge. Per i giornalisti che ne fossero ancora sprovvisti, ricordiamo che la PEC GOVERNATIVA NON E' VALIDA, e che occorre attivare uno dei tanti servizi di PEC a pagamento. A questo proposito è attiva la convenzione del CNOG
 
Una volta attivata la PEC DEVE POI ESSERE COMUNICATA agli uffici dell'Ordine dei giornalisti della Toscana.
 
La segreteria di Odg Toscana è a disposizione per fornire chiarimenti, chiamando il numero 055.289920, scrivendo a info@odg.toscana.it o consultando l'apposita sezione sul sito internet
 

Notizia pubblicata il 03/02/21
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