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Sciopero Gruppo Riffeser Monti: solidarietà di Odg Toscana

I documenti dei Cdr approvati dai lavoratori

L'Ordine dei Giornalisti della Toscana esprime la propria solidarietà ai colleghi del Gruppo Riffeser Monti, in sciopero nelle giornate del 27 e 28 settembre 2016.
 
Lo sciopero riguarda i comparti di carta stampata e web, ed è stato indetto dal coordinamento dei Cdr di La Nazione, Il Resto del Carlino e il Giorno contro il piano di riorganizzazione presentato dall'azienda.
 
Secondo quanto riportato nel comunicato del coordinamento dei Cdr,L'azienda non intende rispettare il piano, firmato al Ministero nel giugno 2014, che prevedeva dal primo ottobre 2016 l'assunzione di 44 colleghi per coprire i posti in organico ed avere 315 giornalisti assunti a tempo indeterminato come prevedono gli accordi. L'azienda ha ribadito che non intende assumere nessun articolo 1 a tempo indeterminato nonostante negli ultimi due anni siano uscite 63 persone (32 colleghi prepensionati e altri 31 usciti per pensionamento o altri motivi)
 
Il gruppo Riffeser Monti sarebbe intenzionato a ridurre gli “organici da 315 unità a 271. In particolare, il Qn (compreso Qnet) passerebbe da 46 giornalisti a 37, il Carlino da 102 a 91, la Nazione da 103 a 92, il Giorno da 64 a 51. Al Qn verrebbe eliminata la redazione di Roma con la trasformazione “volontaria” dei colleghi romani, milanesi e degli inviati da articoli 1 in articoli 2; al Carlino sarebbero ridotte di un'unità tutte le redazioni; alla Nazione verrebbero chiuse le redazioni di Montecatini, Pontedera, Sarzana e Livorno; al Giorno chiuderebbero le redazioni di Bergamo – Brescia, Lodi – Pavia, Lecco – Como, Varese e Sondrio che verrebbero accorpate in un super desk con 11 giornalisti a Milano e sono previsti anche significativi tagli su ufficio centrale, cronaca di Milano e Legnano. Nonostante questa catastrofica riduzione di personale, le foliazioni rimarrebbero pressoché invariate così come l'impegno richiesto per internet, insomma è stato chiesto di lavorare di più con gli organici ridimensionati drasticamente. A questo si aggiunge la richiesta dell'azienda di confermare i tre giorni di solidarietà mensili, con una revisione al ribasso dei contratti a termine per le ferie e di procedere il prima possibile con la revisione del lavoro domenicale. Nel caso del Giorno si aggiungerebbe anche il taglio del sesto giorno”.
 
Motivo dei tagli sarebbe “la necessità di arginare velocemente conti fuori controllo agendo anche su altri comparti della Poligrafici”, motivazioni respinti dai Cdr che hanno proclamato le due giornate di sciopero e indetto tre assemblee, a Milano, a Bologna e a Firenze. 
 
L'assemblea dei lavoratori de La Nazione, riuniti da questa mattina a Firenze, ha quindi approvato il seguente documento:
 
I giornalisti de La Nazione riuniti oggi in assemblea rigettano all'unanimità il piano presentato dall'azienda che prevede una drastica riduzione dell'organico del corpo redazionale con una particolare e pesantissima penalizzazione della redazione Umbria e con la chiusura di redazioni (Livorno, Pontedera, Sarzana, Montecatini) nelle quali il quotidiano è da sempre presente e profondamente radicato con il prevedibile rischio, tra l'altro, di trasferimenti massicci di colleghi da una sede all'altra oltre; piano che prevede inoltre pesantissimi tagli alle prestazioni domenicali con un inaccettabile impoverimento dell'edizione del lunedì.
 
Un'operazione scellerata e incomprensibile che trova giustificazione solo nella volontà di cercare di attuare la distruzione di una testata storica che è patrimonio irrinunciabile dei lettori e dei territori di diffusione (Toscana, Umbria, provincia de La Spezia) prima ancora che dei giornalisti che vi lavorano ogni giorno con il massimo impegno, a costo di pesantissimi sacrifici, per presentare un prodotto autorevole, competitivo e all'altezza della sua lunga e gloriosa tradizione.
 
A fronte di questo pervicace disegno distruttivo i giornalisti de La Nazione confermano i due giorni di sciopero, martedi 27 settembre e mercoledi 28 proclamati dal coordinamento dei Cdr delle testate del gruppo nell'ambito di un pacchetto di quattro giorni di sciopero affidato al Coordinamento stesso.
confermando lo stato di agitazione ritirano con effetto immediato la disponibilità a realizzare ogni prestazione straordinaria e aggiuntiva, comprese pagine extra e iniziative speciali.
In particolare non sono più disponibili a confezionare le pagine speciali del Fascicolo Lavoro, la ipotizzata pagina dedicata agli Ordini professionali, il Campionato di Giornalismo, i contributi all'inserto "Il piacere della lettura" e ritirano la disponibilità a progetti di alternanza scuola/lavoro che richiedono un impegno extra dei redattori per seguire i giovani ospiti nelle redazioni;

 
- tramite il Cdr, intimano al direttore, a norma di contratto nazionale di lavoro giornalistico, di comunicare tempestivamente a ciascun giornalista l'orario di lavoro di 7 ore e 12 minuti per i giorni feriali e di 6 ore per i festivi, comprensivo dei carichi di lavoro su internet, trascorso il quale saranno liberi da ogni impegno di prestazione.
 
- Ritirano la disponibilità allo smaltimento dei piani ferie 2016.
 
- Approvano il mandato affidato al coordinamento dei Cdr per la disdetta dell'accordo sulla Solidarietà difensiva e invitano ad attivare tutti i percorsi legali a tutela dei colleghi precari e in attesa di assunzione.
 
- Nel caso in cui l'azienda dovessero mettere in atto provvedimenti unilaterali, i giornalisti de La nazione sono pronti ad ogni azione a tutela dei posti di lavoro anche per informare i lettori e le istituzioni pubbliche ad ogni livello.
                                                                                                  I giornalisti de La Nazione in assemblea"

Notizia pubblicata il 26/09/16
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