Comunicati Stampa

Ast, Odg e Consulta CDR esprimono preoccupazione per art. 18 e Jobs Act

L’Associazione stampa toscana, l’Ordine dei giornalisti della Toscana  e la Consulta dei Cdr esprimono preoccupazione per l’effetto che potrebbero avere nel settore giornalistico l’abolizione dell’articolo 18 e l’introduzione della libertà di demansionamento, provvedimenti contenuti nel Jobs act.

Non è una difesa d’ufficio di una corporazione, ma la presa d’atto della necessità di garanzie che possano difendere la libertà di azione del giornalista.

Piaccia o meno, attraverso i giornalisti si esercita il diritto di cronaca e la libertà di informazione, fondamento di democrazia ed essenziale diritto costituzionale assicurato dall’articolo 21. Piaccia o non piaccia, la libertà di licenziare facilmente un giornalista (o metterlo in un angolo con il demansionamento) determina una diminuzione della libertà di informazione.

In un settore come il nostro in cui il precariato è un fenomeno dilagante, ci auguriamo che il Jobs act, invece di ridurre le tutele e i diritti, possa invece dare forme nuove ed efficaci di garanzie per i tanti colleghi, ormai neanche più giovani, che non le hanno, e che riesca a sanare le evidenti contraddizioni di quel “punto fermo”, ma assolutamente insufficiente, dell’equo compenso.
Ma soprattutto ci attendiamo politiche industriali che possano risollevare le nostre aziende, dando nuovi posti di lavoro: stabili, liberi, difesi dall’articolo 18. 
Notizia pubblicata il 27/10/14
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