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Giornalismo e suicidio: il documentario spagnolo “Survivors”

Itziar Bernaola spiega come affrontare i casi di suicidio

Combattere i luoghi comuni legati al tema del suicidio, per far comprendere meglio cosa spinge una persona al gesto estremo del togliersi la vita e creare una sensibilità maggiore nei giornalisti che devono trattare tali notizie: è l'obiettivo del documentario Survivors (Supervivientes, in lingua spagnola), realizzato da Itziar Bernaola e Pablo Ferràn.
 
Itziar Bernaola, giornalista, docente universitaria, vicedirettrice di El objetivo, programma d'informazione su politica ed economia di La Sexta TV, è stata ospite al X Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia: qui ha avuto occasione di conoscere i contenuti del panel “I media e il suicidio” realizzato da Carlo Bartoli, presidente di Odg Toscana, e Mario Tedeschini Lalli.
 
Al tema del suicidio lei stessa aveva già lavorato proprio con il documentario Survivors: di questo lavoro e di come il giornalismo dovrebbe trattare i casi di suicidio, Itziar ha accettato di parlare con Odg Toscana in questa intervista.
 
Odg Toscana: “Da dove è nata l'idea di realizzare il documentario Survivor?”
 
I.B : “Abbiamo deciso di realizzare questo documentario dopo aver letto il libro di Juan Carlos Perez "The suicide look. The enigma and the stygma". Ci siamo resi conto che i numeri di questo fenomeno sono impressionanti: circa 1 milione di persone si suicida ogni anno. Solo in Spagna si contano circa 4000 suicidi all'anno (il doppio dei morti per incidenti stradali) con una tendenza ad aumentare negli ultimi anni. Nonostante questo, raramente parliamo di suicidio sui media: abbiamo paura dell'effetto imitazione e c'è una sorta di tabù intorno a questo tema.
Abbiamo pensato che fosse necessario parlarne e informare le persone.
Secondo quanto riportato dall'OMS, il suicidio è un serio problema mentale che richiede attenzione: ecco perchè abbiamo deciso di seguire le loro direttive per parlarne, con le cautele dovute ad una materia così sensibile”

 
Odg Toscana: “Come siete riusciti a trattare un tema così delicato come il suicidio?”
 
I.B : “Non è stato facile. Volevamo far partecipare le famiglie di chi si era suicidato così come persone che avevano tentato questo gesto estremo. Molti però non hanno voluto comparire nel documentario, per una sorta di senso di colpa e vergogna ma tutti ci hanno incoraggiato a realizzarlo perchè ritenevano fosse necessario. Alcune persone ci hanno raccontato che era un argomento che non non avevano mai affrontato con le loro famiglie, come se non fosse mai accaduto.
Finalmente abbiamo ricevuto il primo sì: Juan Carlos and Jose Luis (il cui padre si era suicidato) Clara e Adrià (in questo caso era stata la madre a suicidarsi) o Milena (la cui sorella si era suicidata).
Abbiamo parlato anche con Elena and Mary, che avevano tentato loro stesse il suicidio anni prima.
Tutti hanno avuto il coraggio di parlare di quello che gli era successo davanti alla telecamera e sempre con una prospettiva positiva: il suicidio può essere prevenuto, quindi cerchiamo di farlo!"
 
Odg Toscana: “Ritieni che il giornalismo possa fare qualcosa nella prevenzione dei casi di suicidio?”
 
I.B: “Si, decisamente. Comportarsi come se non esistesse non è il modo migliore di risolvere un problema. Dobbiamo combattere i pregiudizi.
E' importante concentrarsi sulla prevenzione e la cura delle malattie mentali”
 
Odg Toscana: “Hai dei suggerimenti da dare ai giornalisti che si trovano ad affrontare casi di suicidio?”
 
I.B: “E' fondamentale seguire le indicazione dell'OMS:
- Cogliere l'opportunità di educare il pubblico sul tema del suicidio.
- Evitare i sensazionalismi o la normalizzazione e non presentare il suicidio come la soluzione ad un problema.
- Evitare di enfatizzare le storie per evitare imitazioni.
- Evitare di entrare nei particolari su come è avvenuto un suicidio.
- Evitare di fornire troppi dettagli sul luogo di un suicidio o tentato suicidio.
- Scegliere i titoli con attenzione
- Usare con cautela foto o video
- Prestare particolare attenzione nel raccontare casi di suicidio di celebrità
- Tenere in considerazione il lutto di chi è stato colpito da un suicidio
- Informare sui luoghi dove è possibile chiedere aiuto in caso di disagio.
- Considerare che gli stessi professionisti dei media possono essere influenzati da storie di suicidi.
 
(N.B leggi le normative OMS per i media)

Il documentario Survivors, è stato selezionato per il MEDIMED (Euro-Mediterranean Documentary Market), il MiradasDoc, il Festival di Helva e Atlantidoc, Festival Internazionale dell'Uruguay e verrà trasmesso a Maggio anche sulla tv pubblica spagnola TVE.

Clicca e guarda il trailer di Survivors su Youtube!

E' possibile seguire anche la pagina Facebook ufficiale!

Notizia pubblicata il 29/04/16
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