Consigli pratici per la professione del giornalista nel nuovo libro di Antonio Scuglia e Antonio Valentini
“Il giornalista e la legge” è in omaggio per chi rinnova l’iscrizione a Fondazione Odg Toscana
“Abbiamo scritto questo libro con l’obiettivo di offrire ai colleghi uno strumento agile per avere sempre a portata di mano le norme più utili a dirimere i mille dubbi che può avere un giornalista”, così Antonio Scuglia e Antonio Valentini spiegano le motivazioni alla base del libro “Il giornalista e la legge – Manuale pratico”.
Il volume, edito da Pacini Editore, è uscito nelle scorse settimane e fa parte della collana ”Quaderni della Formazione”, realizzata in collaborazione con la Fondazione dell’Ordine dei giornalisti della Toscana.
Il libro parte dall’analisi del concetto di libertà di stampa e dai principi giuridici che la sanciscono per affrontare, in 15 capitoli, temi quali la diffamazione, il rispetto della privacy, la rettifica, il segreto professionale, il diritto d’autore e in generale le norme deontologiche. Il tutto affrontato dal punto di vista del giornalista.
Tra i temi illustrati anche il rapporto tra giornalismo e politica, a cominciare dall’applicazione della legge per la par condicio, il ruolo degli uffici stampa, fino all’analisi degli organismi di categoria e alla formazione professionale.
“Ogni giorno il giornalista si trova davanti a ostacoli e difficoltà legate a questa professione e non sempre è sicuro di quali siano i suoi diritti e doveri: ecco perchè abbiamo condensato in questo libro gli aspetti più importanti – prosegue Antonio Scuglia, giornalista e consigliere di Odg Toscana – Il volume è il frutto, oltre che di decenni di esperienza professionale mia e di Antonio Valentini, anche dei corsi della formazione professionale di Odg e delle lezioni di Comunicazione giornalistica del professor Carlo Bartoli all’Università di Pisa”.
Il vademecum è ricco di consigli basati sulla pratica che trovano perfetta sintesi nell’ultimo capitolo del libro, la rubrica “Piccoli consigli fra amici”: 10 regole d’oro che riassumono le buone pratiche per un giornalismo corretto ma anche prudente e accorto. Tra queste, registrare sempre le interviste, correggere gli errori, citare sempre le fonti e non appropriarsi di foto altrui senza consenso.
“L’obiettivo di questo volume è fornire uno strumento adatto e di facile consultazione sia per giornalisti alle prese con il lavoro quotidiano sia per gli studenti di corsi specifici che vogliono approfondire aspetti del giornalismo, legati soprattutto a leggi e giurisprudenza – conclude Antonio Valentini, giornalista e consigliere nazionale di ODG – E’ un vero e proprio manuale di pronto uso che potrà tornare utile a chi voglia trovare riferimenti immediati per sciogliere i dubbi legati all’esercizio della professione”.
“Il giornalista e la legge – Manuale pratico” è disponibile online sul sito di Pacini Editore. Il libro verrà consegnato in omaggio a coloro che rinnoveranno l’iscrizione alla Fondazione dell’Ordine dei giornalisti della Toscana.
Questo volume è il quinto pubblicato nella collana “Quaderni della Formazione”, dopo “La Lingua il giudice e la costituzione” di Claudio Marazzini, “Le parole della comunicazione” di Carlo Sorrentino, “L’ultimo tabù” di Carlo Bartoli e “L’etica del giornalismo” di Adriano Fabris.
Gli autori
Antonio Valentini, giornalista professionista, ha lavorato per trent’anni a Il Tirreno, dove ha diretto numerose redazioni e coperto altrettanti ruoli, tra i quali quello di inviato. Scrive per il Corriere della Sera, redazione di Firenze. Per anni è stato docente a contratto all’Università di Pisa dove ha insegnato Comunicazione giornalistica. Dal 2013 fa parte del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, per il quale – in seno al Comitato tecnico-scientifico – segue l’alta formazione.
Antonio Scuglia, giornalista professionista, lavora per il quotidiano Il Tirreno. Laureato in Giurisprudenza, è revisore dei conti presso l’Odg Toscana e Cultore della materia in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione all’Università di Pisa. Dal 2014 al 2017 è stato membro del collegio integrato della Corte d’Appello di Firenze per le controversie ex art. 63 L. 69/1963.