Manovra INPGI: lettera del fiduciario Toscana e di Assostampa Toscana
Di seguito riportiamo la lettera aperta della fiduciaria INPGI per la Toscana, Olga Mugnaini, e del presidente di AST Toscana, Sandro Bennucci, in merito alla manovra approvata nei giorni scorsi dal Consiglio di Amministrazione INPGI. La manovra prevede misure sia sul fronte delle prestazioni che su quello della contribuzione. Care colleghe, cari colleghi, come sapete, il Consiglio di amministrazione dell’Inpgi ha approvato una manovra che interessa sia le prestazioni, sia le contribuzioni. I provvedimenti sono mirati e, seppur dolorosi, risultano indispensabili per proseguire nel risanamento del nostro Istituto di previdenza, i cui bilanci sono stati messi a rischio non da una mala gestione, ma da un dissennato uso di prepensionamenti voluti dagli editori (e solo controfirmati dai governi, senza alcun intervento strutturale) dal 1981 in poi. Col doppio risultato negativo: innalzamento pesantissimo della spesa pensionistica e riduzione, altrettanto forte e marcata, del versamento dei contributi, visto che sono usciti, nel tempo, coloro che avevano gli stipendi più alti. I sacrifici di oggi sono chiesti dai ministeri vigilanti dell'Inpgi, gli stessi che hanno ritenuto di non procedere al commissariamento, rinviando alla fine del 2021 la verifica dei conti. La decisione di dar luogo alle misure, oltre che imposta per legge, coincide con la ripresa del confronto politico con il Governo per una soluzione strutturale della crisi dell'istituto. L'obiettivo prioritario resta quello di impedire l'assorbimento dell'Inpgi da parte dell’Inps che, lo sappiamo bene, comporterebbe fin da subito pesanti tagli alle pensioni, anche quelle in essere: si stima, mediamente, una riduzione del 15%, oltre all'immediata cancellazione della quattordicesima, che l'Inps non contempla. I guai dell'Inpgi sono quelli di tutta la previdenza, visto che proprio l'Inps ha chiuso l'ultimo bilancio con 6 miliardi di perdita. E l'ultima cosa che interessa, al governo e all'Istituto nazionale, è prendere in carico altri pensionati. Per quanto difficile, una soluzione strutturale per riequilibrare entrate ed uscite è stata individuata: si tratta di fare entrare nella platea di contribuenti Inpgi tutte le figure professionali che svolgono mansioni assimilabili a quella giornalistica, nuove professionalità del web incluse. Va ricordato che su questo fronte esiste già una legge delle Stato, approvata nel 2018, che prevede l'ingresso della categoria dei comunicatori nel 2023. Senza contare i nuovi prepensionamenti (compresi quelli di Nazione e Tirreno, tanto per restare in Toscana), per capire la gravità della situazione basti dire che oggi l'Istituto conta circa 14mila attivi e 10mila pensionati. Ecco allora le misure decise dal Cda dell'Inpgi per aiutare la transizione verso l'ingresso di nuovi contribuenti: 1) L’introduzione per 5 anni di un contributo straordinario, pari all’1%, a carico dei giornalisti attivi (nella formula di una maggiore contribuzione previdenziale) e pensionati: determinerà un incremento di gettito di 15,5 milioni di euro all’anno (77,5 milioni di euro in cinque anni) 2) La rimodulazione del limite di reddito cumulabile con la pensione di anzianità (non per quella di vecchiaia), con l’abbassamento della attuale soglia di franchigia a 5.000 euro annui, con deroga per le pensioni di importo annuo non superiore al trattamento minimo del redattore ordinario vigente nell’anno precedente (oggi pari a 38 mila euro). In questo caso, il limite di reddito cumulabile resta fissato a 22.000 euro, così come resta inalterato per tutti coloro che hanno superato i 67 anni, ossia il limite per la pensione di vecchiaia. Ciò comporterà un risparmio di spesa pensionistica quantificabile in circa 1,5 milioni di euro annui. Una misura mirata a scoraggiare il ricorso al lavoro dei pensionati nelle redazioni a scapito di giovani e disoccupati. 3) La sospensione temporanea delle prestazioni facoltative (superinvalidità, case di riposo, sussidi). Il risparmio riguarderà le nuove domande e a regime, per un risparmio di spesa annuo stimabile in 1,2 milioni di euro. 4) Poiché la pensione di anzianità erogata dall’Inpgi si consegue con 62 anni e 5 mesi di età e 40 anni e 5 mesi di contributi, è stata introdotta una percentuale di abbattimento pari al 3% su base annua, rapportata agli anni e ai mesi mancanti al raggiungimento del requisito della pensione anticipata vigente nel sistema generale e, cioè, oggi 41 e 10 mesi per le donne e 42 e 10 mesi per gli uomini. La misura potrebbe comportare una minore spesa nel primo anno di 255 mila euro, nel secondo anno di 510 mila, nel terzo anno di 765 mila euro e così via. 5) La riduzione dei costi di struttura in misura pari almeno al 5%, che si aggiunge al taglio del 10% già deciso per i costi degli Organi collegiali. Il totale complessivo stimato dei risparmi sui costi di struttura è pari, quindi, a 1,25 milioni di euro. La manovra sarà operativa solo dopo il via libera da parte dei Ministeri vigilanti. Di seguito il calcolo del contributo solidarietà pensionati stimato Pensione lorda Prelievo netto 40.000 10,48 50.000 13,10 65.000 18,37 88.000 26,08 125.000 37,28 170.000 51,10 320.000 97,18 Per quanto riguarda, invece, gli attivi non si tratta di un taglio, ma di un risparmio forzato. Il prelievo dell’1% per cinque anni, infatti, finisce nel proprio cassetto previdenziale. Per il redattore ordinario a 38 mila euro di stipendio vale 18,12 euro di prelievo netto al mese per un beneficio annuo di pensione di 109,25 euro lordi. Il prelievo è di 29,50 euro netto per chi è a 65 mila euro, con un aumento annuo della futura pensione di 186,88 euro lordi. Maggiore contribuzione attivi Stipendio lordo Prelievo netto Aumento annuo pensione 38.000 18,12 109,25 65.000 29,50 186,88 90.000 39,46 258,75 120.000 52,62 345,00 150.000 65,77 431,25 Restiamo, come fiduciaria Inpgi per la Toscana e uffici Ast, a disposizione per ulteriori spiegazioni e chiarimenti e molto caramente salutiamo. Olga Mugnaini Sandro Bennucci Fiduciaria Inpgi per la Toscana Presidente dell'Associazione Stampa Toscana