PEC: prime sospensioni per i giornalisti toscani non in regola
Sono state deliberate le prime sospensioni per i giornalisti che non si sono dotati di domicilio digitale. Il provvedimento è stato approvato nel corso dell’ultimo Consiglio di Odg Toscana e definito con una delibera pubblicata nell’Albo pretorio del sito dell'Ordine dei giornalisti della Toscana. Le sospensioni riguardano la prima mandata di diffide, inviate dalla segreteria di Odg Toscana a inizio febbraio, e sono state deliberate alla scadenza dei 30 giorni previsti dalla legge per mettersi in regola. Dopo l'invio delle 85 diffide, gran parte dei destinatari si sono messi in regola, comunicando la PEC. Gli altri sono stati sospesi. La sospensione comporta l’impossibilità per il giornalista di esercitare la professione. Il provvedimento di sospensione decade nel momento in cui viene comunicato ad Odg Toscana l’indirizzo di PEC attivata. Nelle prossime settimane scadranno anche i termini della seconda mandata di diffide inviate a metà marzo. “Invitiamo tutti i colleghi che ancora non si sono dotati di dominio digitale ad attivarlo quanto prima e a comunicare l’indirizzo PEC alla segreteria di Odg Toscana – commenta Giampaolo Marchini, tesoriere di Odg Toscana – In questo modo sarà possibile evitare la sospensione, che ha gravi effetti dal punto di vista lavorativo e previdenziale”. La PEC è un obbligo di legge. Per i giornalisti che ne fossero ancora sprovvisti, ricordiamo che occorre attivare uno dei tanti servizi a pagamento. A questo proposito è attiva la convenzione del CNOG. Una volta attivata la PEC DEVE POI ESSERE COMUNICATA agli uffici dell'Ordine dei giornalisti della Toscana. La segreteria di Odg Toscana è a disposizione per fornire chiarimenti, chiamando il numero 055.289920, scrivendo a info@odg.toscana.it o consultando l'apposita sezione sul sito internet.