Taglio fondi all’editoria: mobilitazione ODG e FNSI
Prosegue l’impegno dell’Ordine nazionale dei giornalisti e della Federazione Nazionale Stampa Italiani in difesa dei tagli all’editoria. Dopo il ritiro dell’emendamento Varrica alla legge di bilancio, che di fatto cancellava il fondo per l’editoria, CNOG e FNSI hanno diffuso una nota congiunta nella quale ribadiscono l’impegno ad andare avanti “Il ritiro dell’emendamento alla legge di Bilancio è una buona notizia”, hanno scritto FNSI e CNOG “Adesso occorre continuare a lavorare per far sì che il tema venga definitivamente tolto dal tavolo e per evitare che vadano a segno altri tentativi, peraltro annunciati, di penalizzare il mondo dell’informazione. Un grazie al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha più volte sottolineato la necessità di tutelare il pluralismo dell’informazione e di salvaguardare le realtà più piccole e a quanti, parlamentari, giornalisti, cittadini, si sono mobilitati per difendere la libertà di stampa e l’articolo 21 della Costituzione”. Anche i presidenti dei Consigli regionali dell'Ordine dei giornalisti, in una nota congiunta, hanno espresso “pieno appoggio all'azione del presidente del Cnog, Carlo Verna, a tutela della dignità e dell'autonomia della professione, azione perseguita insieme agli altri enti di categoria, a cominciare dalla FNSI. Una linea unitaria che ha contribuito a raggiungere un primo risultato: il ritiro alla Camera dell'emendamento del deputato del M5S, Adriano Varrica, che azzerava di fatto il fondo dell'editoria, anche se suscita forte preoccupazione l'intenzione, espressa dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Editoria, Vito Crimi, di ripresentare analogo emendamento al Senato. I presidenti degli Ordini regionali ritengono infatti indispensabile tutelare il pluralismo dell'informazione e salvaguardare in particolare le realtà più piccole che un simile provvedimento metterebbe fortemente a rischio”. Secondo FNSI, l’emendamento Varrica avrebbe avuto fin da subito un impatto devastante nel settore giornalistico, con la scomparsa di un migliaio di posti di lavoro nelle testate minori, a seguito dello stop ai contributi pubblici per l’editoria dal primo gennaio 2020 e del pesante colpo di scure alle erogazioni per il 2019. Odg e FNSI hanno convocato per il 10 dicembre un'assemblea pubblica davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo economico in difesa della libertà di stampa e a sostegno della categoria.