Elezioni Odg: Governo armonizzi i tempi del voto con quelli della delega legislativa
La maggioranza dei Presidenti regionali di Odg e la componente Liberiamo l'informazione presente al Consiglio Nazionale, hanno sottoscritto il seguente documento in merito alla proposta di riduzione delle quote dei pubblicisti e delle prossime elezioni dell'Ordine dei Giornalisti. "Sconfitto l'estremismo di chi voleva portare l'ordine dei giornalisti verso l'autodistruzione e boicottare la legge 198/2016 appena entrata in vigore. La ragionevolezza e' prevalsa nettamente nel voto che ha respinto la riduzione delle quote dei pubblicisti. Una proposta che prima di essere portata all'esame del Consiglio nazionale era stata teorizzata sul sito ufficiale dell'ordine come una sorta di reazione alle decisioni del Parlamento dal vicepresidente, che ora deve trarre le conseguenze, dopo che l'assemblea ha sconfessato l'iniziativa inopportuna e senza precedenti. Ma durante il Consiglio, che ha segnato il prevalere delle tesi dell'ex minoranza, non e' mancato un annuncio del presidente che fatto registrare una singolare coincidenza tra l'entrata in vigore della legge che dà delega al Governo di ridimensionare drasticamente il numero dei componenti del Consiglio nazionale e l'indizione di nuove elezioni coi vecchi meccanismi che comporterebbero la formazione di un'assemblea con almeno cento componenti in piu' di quanti ne abbia previsti il Parlamento. Il dato formale è che fin quando non ci sarà il decreto legislativo che perfeziona le nuove regole va rispettata la scadenza,già prorogata del Consiglio. Senza entrare nel merito della disquisizione giuridica si fa appello al Governo perché sani la contraddizione,armonizzando i tempi del voto con quelli della delega legislativa. Non si capirebbe altrimenti perché siano stati prorogati fino a fine anno i consigli regionali e nazionale che sarebbero scaduti la primavera scorsa e che per una questione di costi economici e di partecipazione al voto sono stati giustamente lasciati in carica per diversi mesi aggiuntivi, rispetto all'originario mandato. Se peraltro ci fosse stato un disallineamento gli effetti negativi si sarebbero protratti a ogni successiva elezione. Coerenza e rispetto del Legislatore impongono un immediato intervento su iniziativa del Ministero della Giustizia,responsabile dell'attività di vigilanza sull'ordine dei giornalisti".