Perquisizione alla sede La Nuova Sardegna a Tempio Pausania: condanna del CNOG

Condanna dal CNOG per la perquisizione effettuata nella sede de La Nuova Sardegna a Tempio Pausania. Ordine dei Giornalisti e FNSI hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al procuratore generale presso la Corte d'Appello di Cagliari, Maria Gabriella Pintus, esprimendo "sconcerto e forte condanna" per quanto avvenuto. Di seguito riportiamo il comunicato del CNOG e il video messaggio del presidente ODG Carlo Verna: "La pubblicazione di un esposto presentato da un privato cittadino alla magistratura, un documento che tecnicamente non può essere considerato coperto da segreto istruttorio, oggi ha dato occasione per una inaudita intrusione delle forze dell’ordine e della magistratura nella redazione olbiese della Nuova Sardegna.   La sede del giornale è stata perquisita dai carabinieri che hanno sequestrato materiale, questo sì, garantito e protetto per legge dal segreto professionale. I militari, incaricati dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania, hanno infatti sequestrato alla cronista Tiziana Simula il telefono personale e i  computer personale e professionale. Quest’ultimo contiene tutta la posta, tanto quella personale quanto quella riservata diretta alla redazione olbiese della Nuova Sardegna, dove lavorano sei giornalisti.   La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, l’Associazione della Stampa Sarda, il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, l’Ordine dei giornalisti della Sardegna, l’Unione cronisti sardi manifestano la propria totale solidarietà e vicinanza alla collega Tiziana Simula e ai giornalisti della Nuova Sardegna.   Il sindacato vigilerà sugli sviluppi della inchiesta ed è fin d’ora a fianco dei giornalisti sardi in una battaglia di civiltà e di democrazia." L'Ordine dei Giornalisti della Toscana si unisce alla solidarietà già espressa dal CNOG ai colleghi de La Nuova Sardegna e all'appello lanciato dal presidente Carlo Verna. Al termine della conferenza stampa del CNOG e del flash mob di protesta organizzato presso la sede dell'Ordine, è stata anche annunciata la richiesta di un incontro ai nuovi presidenti delle Camere con l'obiettivo di riprendere i dossier lasciati aperti nella scorsa legislatura sulle norme per la cancellazione del carcere, sul contrasto alle querele bavaglio e al lavoro precario.  

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