Riforma editoria: da Firenze appello al Governo per approvazione dei decreti in tempi brevi

Un forte appello al governo affinché approvi rapidamente i decreti legislativi per rendere operativa la riforma dell'editoria e, di conseguenza, quella dell'Ordine dei Giornalisti: è quanto emerso nell'incontro pubblico che si è tenuto questa mattina a Firenze, promosso dalla larga maggioranza dei presidenti degli Ordini regionali.   L'incontro, avvenuto nella sala stampa Oriana Fallaci della Provincia, ha visto la partecipazione di consiglieri regionali e giornalisti ed è stato il primo di una serie di appuntamenti che si terranno in tutta Italia per discutere sul futuro del giornalismo e avviare un processo di partecipazione alla riforma dell'Ordine.   “Così com'è strutturato oggi l'Ordine dei Giornalisti rischia di essere anacronistico e lontano dalla realtà, per questo l'approvazione della riforma dell'editoria rappresenta finalmente, l'avvio del cambiamento ma è necessario che venga completata dai decreti” ha spiegato Carlo Verna, ex consigliere nazionale di Odg, che ha parlato a nome dei presenti.   La legge sull'editoria infatti entrerà in vigore il 15 novembre prossimo e da allora scatteranno i 6 mesi canonici per l'approvazione dei decreti legislativi, con un iter che interesserà Ministero del Lavoro, Ministero dell'Economia, Ministero della Giustizia e CNOG: “Chiediamo al governo di approvare i decreti in tempi brevi così da consentire il completamento dell'iter nei tempi di legge e poter andare alle prossime elezioni dell'Ordine con la nuova normativa”.   Nella legge sull'editoria infatti è prevista una nuova composizione del CNOG, che sarà formato da 40 professionisti e 20 pubblicisti, riequilibrando così i rapporti tra i componenti della categoria e snellendo le procedure.   L'incontro di Firenze è servito anche ad avviare per una prima riflessione sul futuro del giornalismo: “Riteniamo che sia tempo di cambiare il metodo di lavoro all'interno dell'Odg: c'è bisogno di aprirsi ad un confronto vero con i giornalisti per affrontare le problematiche legate alla crisi di questa professione e trovare insieme eventuali soluzioni.”   Dalle modifiche per l'accesso alla professione, alla formazione professionale, alla concentrazione delle testate fino ai problemi legati al lavoro online: sono stati tanti i temi toccati negli interventi dei giornalisti durante il dibattito che è seguito.   “L'incontro di oggi rappresenta solo il primo passo per la costruzione di un programma di ascolto – ha concluso Carlo Verna – Questa è probabilmente l'ultima occasione per i giornalisti non solo di cambiare l'ordine ma anche di riprendere il mano il proprio futuro”.

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